Il comportamento etico nella selezione del personale
Molte volte mi sono chiesta quali fossero stati, durante i tanti anni nella ricerca e selezione del personale, i punti di forza che mi hanno permesso di lavorare bene e a lungo con soddisfazione dei clienti, dei candidati e mia personale.
Sono arrivata alla conclusione che per far bene le cose bisogna comunicare un comportamento etico.
Cosa vuol dire?
Vuol dire non perdere mai di vista che la soluzione finale deve essere gradita a tutti gli attori in campo e, quindi, bisogna essere chiari, trasparenti e rispettosi non solo dell’Azienda per cui stiamo gestendo la selezione e che si aspetta che la candidatura da inserire sia la migliore possibile ma anche e soprattutto dei partecipanti alla selezione che hanno aspettative per quanto riguarda valori da condividere, ruolo, retribuzione e possibili sviluppi futuri.
E’ chiaro che in questo mestiere l’ingaggio è importante e che il selezionatore deve presentare al meglio l’Azienda che rappresenta ma senza vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso! E’ importante far coincidere le diverse esigenze senza aggiungere nulla a quanto effettivamente dichiarato e voluto per quella specifica posizione aziendale.
Abbiamo davanti a noi una fotografia specifica in cui sono riprodotti tutti gli elementi essenziali e su quelli ci dobbiamo basare, non sappiamo esattamente come cambierà il paesaggio in autunno o in inverno e non possiamo permetterci di formulare ipotesi fantasiose, manteniamoci nel presente anche se a volte ci mette in difficoltà. Quindi niente promesse eccessive. Sarà sempre meglio avere una persona consapevole che ha scelto con cognizione la sua attività lavorativa piuttosto che avere una persona delusa nelle sue aspettative e nei suoi reali bisogni.
E’ importante, inoltre, tenere presente che come nelle riunioni c’è un prima (preparazione) un durante e un dopo (feedback), anche nei processi di selezione ritroviamo la stessa dinamica dove il prima è la ricerca, il durante è la vera e propria selezione ed il dopo è il feedback che dobbiamo dare a tutti i partecipanti attivi alla selezione.
Con attivi intendo tutte le persone che sono venute al colloquio con noi e tutti quelli che hanno incontrato l’Azienda. Anche questo è un comportamento etico: rispettare tutte le persone che si sono messe in gioco, che hanno speso del tempo per incontrarci, che hanno impegnato la loro emotività e i loro sentimenti. Un grazie e un riconoscimento del loro valore anche se la Società ha fatto una scelta diversa. Mi verrebbe da chiedere a proposito di valori…. È questo un valore importante?
Spesso mi viene contestato, che non c’è il tempo per dare un feedback a tutti. Posso obiettare che oggi possiamo farci aiutare da software che semplificano tutta la gestione della selezione ed anche l’invio dei giusti feedback ai candidati. Human Soft Skill semplifica tutto questo.
Chi sono: un coach professionista con credenziale PCC di ICF; strutturo percorsi di coaching finalizzati a sviluppare la responsabilità e la coscienza di sé, ad aumentare la capacità relazionale e a mettere in pratica una leadership diffusa.
Ho lavorato per molti anni come Consulente di Ricerca e Selezione del Personale.